Giovedì 3 settembre i padri e le suore delle comunità di Torino hanno fatto il pellegrinaggio delle 7 chiese insieme agli animatori dell’oratorio.
Questo pellegrinaggio risale al III secolo, quando iniziarono quelli alla Terra Santa per andare a venerare i santi luoghi, dove Cristo era nato, vissuto e morto. Però ben presto anche altri luoghi divennero meta di pellegrinaggi, che erano meno difficoltosi da raggiungere e con meno pericoli. Fra questi, forse il secondo per importanza, è quello che dirige i passi dei pellegrini verso la Città Eterna, per visitare le tombe di San Pietro e San Paolo e, successivamente, dal XII secolo in poi, il pellegrinaggio a Santiago de Compostela, per venerare la tomba dell’apostolo San Giacomo il maggiore. È comunque con l’istituzione dei Giubilei a partire dal 1300 e in particolare dalla seconda metà del XIV secolo che gli elenchi delle indulgenze indicano le sette basiliche dove queste potevano essere lucrate, consolidando un uso che verrà ripreso da San Filippo Neri nel rinnovare tale culto. Oltre che per devozione, a Roma si veniva per guadagnare indulgenze ossia la remissione di un determinato numero di anni di purgatorio così come il perdono di tutti i peccati (indulgenza plenaria). E per ottenerle il pellegrino doveva realizzare certe pratiche dettate da Santa Madre Chiesa.
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