Dal 24 al 28 maggio 2017 si sono svolte nella città di Scutari (al nord dell’Albania) le prime Giornate di Formazione d’Albania. Più di 150 ragazzi, accomunati dalla stessa fede in Gesù Cristo, hanno approfittato di questo tempo di formazione per poter esser poter “dare ragioni della propria fede”. Questa è un’esigenza sempre più pressante, infatti più andiamo avanti e più la fede viene attaccata nei suoi dogmi, nella morale, e il giovane che non si è formato, che non si è “vaccinato”, corre il gran rischio di essere sviato da argomenti falsi e tendenziosi, non fondati sulla ragione ma su pregiudizi.
Che bello vedere in questi giorni tanti giovani, gioiosi, con una fede radicata nei valori cattolici di una nazione, l’Albania, che ha sofferto immensamente le conseguenze del comunismo. In quella terra, così vicina a noi, fino a 30 anni fa c’erano persone che davano il sangue per la fede e non esagereremmo se dicessimo che questa giovantù, erede di così tanti campioni, è il frutto più eloquente delle sofferenze di quei cristiani che hanno affrontato con coraggio le più atroci torture pur di non rinnegare la Cristo.Ogni giorno p. Andrès Bonello, IVE, dava una catechesi per i ragazzi che volevano consacrarsi alla Madonna in materna schiavitù d’amore secondo la dottrina di San Luigi Maria Grignon di Montfort. Nella messa conclusiva 61 giovani hanno donato tutti beni esterni ed interni, l’intera persona, a Maria Santissima. Seguivano poi, in mattinata, due conferenze separate da una ricreazione. Finito il momento formativo iniziava il pranzo con canti e scenette. Nel pomeriggio c’erano i giochi, tra cui non poteva mancare il calcio, e la merenda prima l’ultima conferenza del giorno. Alla sera c’era il momento di preghiera, l’adorazione con i vespri mentre il secondo giorno c’è stata la professione del Credo solenne.

Le conferenze sono iniziate con un’introduzione sul senso di queste giornate e sono seguite trattando vari temi tutti volti a mostrare la ricchezza della fede e a rafforzarla. Il giorno seguente, Don Giuseppe Barbati, sacerdote italiano che lavora nella diocesi di Scutari, ha parlato delle radici cristiane dell’Europa, in cui rientra anche l’Albania. Nella successiva conferenza, p. Carlos Calero, IVE, ha cercato di illuminare i giovani sulla problematica delle superstizioni. Nel pomeriggio p. Ernesto Caparros, IVE, ha dato una conferenza sull’ideale che il giovane deve coltivare.

Nel secondo giorno due ragazze, Lisandra e Pashke, che hanno partecipato anche alle Giornate di Formazione in Italia, hanno parlato della castità e del problema sempre più attuale dell’ideologia gender in Albania, introdotta con leggi fatte passare all’insaputa del popolo. Nel pomeriggio ci sono state conferenze sulle diverse vocazioni che Dio suscita nell’uomo, quella alla vita matrimoniale e consacrata.

L’ultimo giorno p. Jesus Segura, IVE, ha dato una conferenza sui motivi per credere mostrando come non ci sia opposizione tra scienza e fede. Infine il p. Andres Bonello, IVE, ha parlato della Persona di Gesù Cristo, Principio, Alfa e Omega dove ha mostrato ai ragazzi come tutta la storia giri attorno a Gesù Cristo, come lui fu profetizzato dalle Sacre Scritture secoli prima, fu atteso dai pagani. Gesù è il centro della storia odiato da alcuni e amato da altri che non hanno esitato a dare la vita per lui.

Domenica dopo il pranzo festivo con musica, balli e la scenetta ci siamo recati in marcia verso la cattedrale di Scutari dove c’è stata la Santa Messa di chiusura nella quale due grazie particolari sono da ringraziare: anzitutto la consacrazione alla Madonna di tanti ragazzi e ragazze e una prima comunione di una giovane.
Tra gli aspetti che hanno caratterizzato maggiormente queste giornate non possiamo omettere il grandissimo lavoro da parte di tutti i religiosi, sia suore che sacerdoti, della nostra piccola Famiglia Religiosa, missionari in Albania. Questo si vedeva dall’organizzazione molto accurata, dal lavoro costante e puntuale portato avanti con grande sacrificio in ogni aspetto di queste giornate.

Quando c’è lavoro di squadra le cose non possono andare che bene e Dio, che scruta ogni cosa, premia questo sacrificio con grazie sovrabbondanti. Tra queste, una delle più grandi è stata la fondazione del gruppo Voci del Verbo in Albania, un passo decisivo per aiutare i giovani albanesi a vivere la loro fede coerentemente, a formarsi per difenderla e diffonderla.

Dio infinitamente ricco di misericordia, anche se non è tenuto a mostrarci i frutti dei vari apostolati che portiamo avanti, ci ha riempito di consolazione nel vedere tante grazie che in questi giorni sono discese dal Cielo, e se uno pensa a tutte le confessioni ai momenti di preghiera il nostro rendimento di grazie sarà sempre poca cosa dinanzi al Datore di ogni bene!

IVEROMA