Domenica 14 giugno la Santa Chiesa ha celebrato la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di nostro Signore Gesù Cristo. Quest’anno, dopo l’emergenza della pandemia, nella maggior parte delle chiese non si è potuta fare la consueta processione, ma ognuna ha organizzato in modo che i fedeli potessero comunque onorare il Santissimo Sacramento in questo giorno a Lui dedicato.
La solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia, in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica.
Il papa Urbano IV, con bolla Transiturus dell’11 agosto 1264, da Orvieto dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia (non andrà mai a Roma), estese la solennità a tutta la Chiesa. All’anno precedente si fa risalire tradizionalmente anche il Miracolo eucaristico di Bolsena, il cui corporale si venera proprio nel Duomo di Orvieto.
Per la nostra Famiglia Religiosa “l’Eucaristia è uno dei nostri grandi amori, perché perpetua il sacrifico della Croce, è il segno inequivocabile dell’amore senza misura di Dio per gli uomini, di Dio che vuole rimanere tra gli uomini, di Dio che si dà totalmente all’uomo: “Nell’Eucaristia la logica dell’Incarnazione raggiunge
le sue estreme conseguenze” (Direttorio di Spiritualità, n. 300).
Ecco come è stata celebrata questa importantissima festa nelle parrocchie e nei luoghi dove siamo presenti:
Scrivi un commento